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Come regolarizzare l'affitto a nero


Come regolarizzare un affitto a nero

Le istruzioni e i vantaggi per regolarizzare il contratto di affitto “in nero”.

Perché conviene mettersi in regola

L’inquilino che ha un contratto di affitto “in nero” (vale a dire non registrato all’Agenzia delle Entrate), oppure un contratto di affitto registrato ma ad un canone inferiore rispetto a quello effettivo, o ancora ha un contratto di comodato fittizio registrato, può regolarizzare la propria posizione e così beneficiare di vantaggi economici e fiscali.

Una ipotesi di regolarizzazione

L’inquilino Tizio si presenta, il 28 aprile 2015, presso l’Ufficio Territoriale di Bologna 2 per denunciare un contratto di affitto “in nero”, abitativo di 4 anni,con decorrenza dal 1° aprile 2011, a un canone mensile di 660 euro. La locazione riguarda un appartamento (rendita catastale 696 euro) e un garage (rendita catastale 84 euro), per una rendita catastale complessiva di 780 euro.

L’inquilino, con l’aiuto del personale del front office dell’Agenzia, deve regolarizzare il contratto non registrato:

da questo momento saranno applicate le nuove condizioni contrattuali che prevedono un canone annuo pari al triplo della rendita catastale (780 euro x 3= 2.340 euro).

Dal confronto tra vecchio e nuovo canone risulta un notevole risparmio.

Come fare: i tre passi

Dal suo arrivo in Ufficio fino alla registrazione del contratto, l’inquilino sarà assistito dal personale dell’Agenzia delle Entrate, attraverso tre fasi.

1) ALL'AGENZIA DELLE ENTRATE (apertura della pratica)

L'inquilino si reca in un Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate,verifica che il contratto non sia stato registrato e denuncia la propria situazione.

Con l’assistenza del personale del front office, deve compilare:

  • il modello di denuncia di contratto verbale nel quale è descritta la propria situazione;
  • la richiesta di registrazione del contratto con i dati dell’immobile (modello 69);
  • il modello di versamento dell’imposta di registro per il contratto "in nero", con relativi interessi e sanzioni, e dell’imposta di registro per il contratto con canone agevolato (modello F23).

2) IN BANCA O IN POSTA (versamenti)

Successivamente,l'inquilino deve recarsi presso uno sportello bancario/postale per effettuare i seguenti versamenti, con il modello F23 compilato:

  • imposta di registro relativa al contratto “in nero” (2% del canone annuo pagato per ciascun anno “in nero”);
  • sanzioni;
  • nteressi;
  • imposta di bregistro calcolata sul nuovo canone ( 2% sul triplo della rendita catastale)

3) DI NUOVO ALL'AGENZIA DELLE ENTRATE (registrazione)

Ultimate queste operazioni, l'inquilino deve tornare all’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate a cui si è rivolto, per consegnare la distinta di versamento del modello F23, insieme con il modello 69 compilato.

A questo punto l'Ufficio potrà procedere alla registrazione.

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A cura dell'Agenzia delle Entrate. Scarica l'opuscolo originale.

Oltre alla Guida “Tre passi per l’affitto in regola”, c'è anche un video animato per informare specialmente i giovani sulla normativa dei contratti d’affitto.

Registra il contratto di affitto, essere in regola non è mai stato così facile, informazioni a cura dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Emilia Romagna.

Con un tratto di penna, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma, contenuta nel decreto del 2011 sul federalismo fiscale che aveva introdotto la cedolare secca sugli affitti, che prevedeva vantaggi per i locatari che denunciavano contratti non registrati o irregolari. La Consulta ha spiegato che «la lotta all'evasione fiscale, che costituisce un chiaro obiettivo dell'intervento normativo non può essere configurata come criterio per l'esercizio della delega».